25 APRILE – CASSA DI RISONANZA PER LA LIBERTÀ

25 APRILE 2020

Tutti i contributi arrivati oggi


L ‘8 marzo 2020 rivolte e proteste cominciano a diffondersi in 40 carceri italiane, sedate con le truppe antisommossa.
Da giorni nelle prigioni serpeggia la paura che l’epidemia di coronavirus si diffonda in una situazione dove il sovraffollamento, le condizioni igieniche disastrose, l’assenza di assistenza sanitaria sono già all’ordine del giorno.
Si spera in un provvedimento che serva a svuotare le carceri, per evitare di trasformarle in lazzaretti, a cominciare dai detenuti anziani o malati.
Ma l’unica risposta del governo è la sospensione dei colloqui con i familiari, la sospensione del lavoro esterno, dei permessi premio, delle semi libertà, delle attività interne al carcere dei volontari.
Nel frattempo sia gli agenti di polizia penitenziaria, sia il personale addetto alle infermerie delle prigioni, entra ed esce comunque, e non viene dunque eliminato ogni veicolo di contagio, in un contesto dove le misure di prevenzione rimangono inesistenti.
E’ questo che innesca le proteste: la paura di poter morire in una cella, senza assistenza, e senza poter nemmeno salutare i propri cari.
Quattordici detenuti muoiono nelle rivolte di Modena, Bologna e Rieti. La versione ufficiale parla di morti per overdose, ancor prima che venga effettuata una qualsiasi autopsia.
Ma oltre ai detenuti morti, ci sono quelli pestati, umiliati, sottoposti a trattamenti punitivi inumani e degradanti.

In questo video raccogliamo le loro voci, rilanciando la parola d’ordine dell’amnistia, come unica soluzione possibile.

Iniziativa organizzata da:
Associazione Bianca Guidetti Serra
Pratello R’Esiste 2020 (BO)
Rete25A (Salento)

Clicca sull’immagine per vedere il video



La mattina del 25 aprile una decina di compagnx ha pedalato in gruppo per le vie della Bolognina, gridando al megafono messaggi di solidarietà con i/le detenutx e contro lo Stato di polizia che si respira nelle strade. Diverse persone, dalle finestre (e dalla strada), hanno risposto in modo solidale.

Nel frattempo, altre persone si sono spontaneamente mosse verso piazza dell’Unità e altri punti della Bolognina, a dimostrazione di quanto violare le misure restrittive sia diventata una necessità di moltx.

Dopo quasi due mesi di stato di emergenza, è evidente ormai a tuttx che il controllo sbirresco non ha nulla a che vedere con la tutela della salute.

NON C’È LIBERAZIONE SENZA LIBERTÀ. LA VERA PANDEMIA È LO STATO DI POLIZIA.

Riportiamo qui sotto un intervento che è stato fatto in Piazza dell’Unità.

Questo volantino insieme ad un altro (con i detenuti in rivolta, amnistia, indulto libertà! Chi lotta non è mai solx!), sono stati sparsi stamani per le vie della Bolognina.

Questi sono alcuni dei messaggi gridati al megafono:

“Usciamo di casa!
La polizia uccide!
Solo tornando in strada,
potremo riprenderci la libertà!”

“Usciamo di casa!
C’è chi una casa non ce l’ha
C’è chi muore di carcere
Non c’è liberazione senza libertà!”

“Usciamo di casa!
Salute non è stato di polizia,
salute non è aumento del PIL,
libertà per tuttx o salute per nessunx!”



“Ciao,
siamo solidali con i carcerati.

Il nostro contributo per la Liberazione antifascista, antirazzista, antinazzista, è un brano che parla della Liberazione delle schiave di tratta.

Allego il link”

https://www.youtube.com/watch?v=X5doC_KqZFw

Buona Liberazione a tutt*”


“In via delle moline qualcunx ha espresso solidarietà ai/alle detenutx in lotta e esplicitato che non c’è liberazione senza libertà.”


“Una playlist resistente per tuttx i detenuti e le detenute nel giorno della Liberazione da una compagna.”

Mix-resistente-mademoiselle


Ci riferiscono in quartiere San Donato fuochi d’artificio e scritta “Libertà per tutti” in strada. Pare ci sia stata solidarietà dalle persone affacciatesi dai balconi.