POTEVI ESSERE TU. STOP POLICE BRUTALITY

Bologna, riceviamo e diffondiamo:

POTEVI ESSERE TU

Verso le 4 di mattina del 3 luglio un’auto della polizia speronava un ciclista facendolo precipitare sul marciapiede. Schiacciato a terra da cinque agenti veniva colpito riportando  traumi ed escoriazioni. Mentre provava a rialzarsi un agente lo colpiva nuovamente con una gomitata, rompendogli gli occhiali e provocandogli ulteriori traumi.
Viene accusato di resistenza e lesioni per giustificare il pestaggio, mentre alla persona ricercata quella notte – individuata qualche giorno dopo – non sappiamo quale trattamento sia stato riservato.
L’America non è mai stata così vicina. Anche qui le forze dell’ordine hanno sempre più carta bianca nel torturare, picchiare e ammazzare.
Non serve guardare tanto lontano, l’abuso è dietro l’angolo. Il prossimo potresti essere tu.

La Bolognina è al centro di un processo di gentrificazione che sta vedendo guardie e polizia sempre più impegnate nella ‘pulizia’ del quartiere.
Potrebbe succedere anche a te. Potrebbe succedere a tutte/i.

LA SOLIDARIETÀ È UN’ARMA, USIAMOLA!

Se hai subito abusi o ne sei a conoscenza scrivici a stoppolicebrutality @ autistici.org

Stampa/diffondi!!


Da Osservatorio Repressione, 3 luglio 2020
http://www.osservatoriorepressione.info/pestaggio-abusi-polizia-bologna/

PESTAGGIO E ABUSI DI POLIZIA A BOLOGNA

Verso le 4 di mattina (3 luglio) giravo in bicicletta quando notavo pattuglie in zona Corticella presso il parco di via Passarotti, agenti che successivamente si sarebbero rivelati in cerca di un soggetto dedito a danneggiamento di auto.

Mentre mi allontanavo, sempre in bicicletta, le pattuglie senza mai intimare l’alt mi seguivano su Via Corticella fino a speronarmi facendomi precipitare in corsa sul marciapiede.

Schiacciato a terra da cinque agenti di cui uno armato di manganello, con traumi ed escoriazioni, provavo a rialzarmi chiedendo quale fosse il problema. Un agente, probabilmente il capo turno, mi ha colpito con un gomitata, rompendomi gli occhiali e provocandomi escoriazioni; in tutto ciò non ho mai opposto resistenza ed ero impossibilitato a muovermi.

Sono stato perquisito la prima volta in strada con esito negativo e non avendo i documenti con me, sono stato tradotto in questura con evidenti ferite.

Arrivati negli uffici della sezione volanti, sono stato foto segnalato, mi hanno rilevato le impronte e ho subito una seconda perquisizione con esito negativo.

Dopo una lunga attesa, gli agenti mi consegnano una prima versione del verbale  di conoscenza del procedimento, in cui mi accusano di resistenza a p.u. e poco dopo vengo accompagnato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, dove i medici mi hanno dato 6 giorni di prognosi per vari traumi ed escoriazioni.

Mentre ero seduto sulla sedia a rotelle, si è materializzato l’agente che mi aveva sferrato la precedente gomitata in strada e deridendomi mi ha strappato il primo verbale dalle mani e mi ha consegnato il secondo.

In quest’ultima versione vengo accusato anche di lesioni a p.u. nonostante sia del tutto evidente che io non ho reagito al pestaggio gratuito, messo in atto dagli agenti.

Concludo affermando che assurda la tracotanza che agenti di Polizia hanno avuto non solo in strada, ma addirittura in ospedale davanti a decine di persone.

lettera firmata