Contro i padroni di merda, contro tutti i padroni!

La Procura in tempo di emergenza olea i meccanismi della repressione per colpire chiunque si oppone apertamente alle condizioni di sfruttamento cui è sottopostx/sono sottoposte gli/le altre.
 
Questa volta è toccato agli/alle attivistx del collettivo Hobo, che qualche giorno fa hanno ricevuto “visite” della Digos a casa, per notificare 5 divieti di dimora e 1 divieto di avvicinamento. 
L’inchiesta, messa in piedi dal PM Guastapane, attacca frontalmente 19 maschere bianche imputando loro le accuse di: tentata estorsione, lesioni personali, violenza privata, diffamazione, imbrattamento di cose altrui, disturbo delle occupazioni pluriaggravati in concorso e utilizzo di mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico. 
 
Gli/le attiviste colpite dalle misure cautelari mesi fa hanno creato una pagina facebook, “il padrone di merda”, in cui vengono postati video di denuncia verso attività commerciali e società che schiavizzano le loro dipendenti, con stipendi e contributi mai versati, mobbing e molestie di ogni tipologia.
 
Nell’ambito di una profonda crisi economica e sociale destinata ad ampliarsi in maniera esponenziale in seguito alla pandemia, lo Stato si appresta ad affrontare in termini di controllo sociale e repressione quasiasi tipo di rivendicazione diretta, in linea con la circolare del ministro Lamorgese, che invita prefetti e questori a preservare le strutture della legalità e del dominio, e ad alzare il tiro su chi intende lottare.
 
Come rete bolognese di iniziativa anticarceraria esprimiamo solidarietà agli/alle attiviste colpite della Procura e invitiamo a sostenere il loro crowdfunding per le spese legali https://www.gofundme.com/f/finanziamento-spese-legali-per-il-padrone-di-merda?fbclid=IwAR1R1v8MDsNjF37DlY9t-HqmXUeJmvrZ0m5hTXN0qpdfW_xs8mVpak6rn4A
 
Contro i padroni di merda, contro tutti i padroni!